Allerta salmonella, più del 50% del prodotto venduto è contaminato

Purtroppo un altro prodotto è stato ritirato in via precauzionale dal mercato per allerta salmonella, vediamo di che prodotto si tratta e cosa sta succedendo.

Allerta salmonella, più del 50% del prodotto venduto è contaminato

In questo periodo in Italia ci sono diverse notizie che stanno preoccupando gli italiani. In particolar modo si apprende spesso di prodotti alimentari ritirati in via del tutto precauzionale dal mercato a causa della presenza di contenuti dannosi per la salute umana. Recentemente ha destato apprensione il caso degli ovetti Kinder prodotti dalla Ferrero, ovvero i Shoko Bons. Per quest’ultimo caso l’allarme ha riguardato l’infezione da salmonella, forse provocata proprio dal ciccolato consumato dai più piccoli.

Il Ministero della Salute in queste ultime settimane ha poi proceduto a ritirare dal mercato anche un noto marchio di lasagnè al ragù in quanto in alcune confezioni sarebbe stata riscontrata la presenza di piccoli pezzi di plastica. Il Ministero ha emanato l’avviso sul suo portale dedicato gli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari, ma in questi giorni un altro prodotto è stato ritirato in quanto si è riscontrato il rischio di contrarre la salmonella.

Attenzione al pollo

Secondo quanto riferisce la stampa locale e nazionale, alcune confezioni di pollo, sia economiche che non, sono risultate contaminate per il 50% del prodotto analizzato. L’allarme è stato lanciato da Altroconsumo il quale avvisa che su 40 prodotti a base di pollo, acquistati sia sfusi sia confezionati, i test in laboratorio hanno portato alla luce la contaminazione da Salmonella infantis o da Campylobacter.

Si tratta di batteri che possono essere molto pericolosi per la salute umana, causando una serie di sintomi che possono andare dalla febbre alla diarrea. In particolare la salmonella infantis è un patogeno che resisterebbe addirittura anche agli antibiotici. Bisogna quindi prestare molta attenzione.

Nonostante le sostanze in questione siano presenti in tali prodotti nei limiti previsti dalla Legge, Altroconsumo avvisa che questi non dovrebbero proprio esserci. Le indagini sono state svolte a Milano e Roma e hanno riguardato una 40ina di prodotti: i prodotti nei quali sono stati trovati tali batteri sono i petti di pollo Amadori 10+, il filetto a fette commercializzato da Lidl e da Esselunga Naturama e infine il filetto di pollo sfuso messo in vendita presso la macelleria Il Buongustaio. A Roma la contaminazione da Salmonella infantis ha invece riguardato il pollo a fette Pam, il pollo a fette sottili Conad e il petto di pollo a fetta di Tuodì Market.

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