Allerta aglio, arriva dalla Cina ma è una frode: come riconoscerlo (2 / 2)


La delegazione del settore nazionale dell’aglio di Asaja, in Spagna, ha fatto presente a Bruxelles come dalla Cina stia entrando aglio venduto come fresco all’interno della Unione Europea. Adesso la Direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea, ha aperto un’indagine sull’ingresso “fraudolento” di aglio cinese in Ue e sull’importazione di aglio egiziano senza dazi.

Del Pino ha informato che l’aglio dalla Cina sta entrando in UE come fresco, ma tutto questo costituisce una tremenda frode fiscale poiché l’importazione di aglio fresco cinese è soggetta a un quota, che in caso di superamento comporta l’applicazione di una tariffa deterrente di 1,2 euro al chilo.

La notizia in questione è stata anche riportata dal quotidiano Il Salvagente. In sostanza la richiesta dei coltivatori di aglio europei è che la Commissione Europea riveda i parametri dell’accordo corrispondente all’Egitto.

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Del Pino ha inoltre informato che l’aglio fresco viene solitamente trasportato contenitori freddi a una temperatura compresa tra -2 e meno -4 gradi centigradi e arriva in Europa come aglio congelato, mentre il trasporto dovrebbe avvenire a -20 gradi. In questo modo in Europa entra aglio fresco ma non congelato e questo favorisce il non pagamento dei dazi.

Insomma una situazione che davvero ha sorpreso tutti quanti, in un periodo infatti in cui sono stati introdotti parecchi dazi come ad esempio da parte USA. Chi commercia prodotti alimentari deve sempre infatti tenere conto di tantissime variabili che possono più o meno convenienti e nascondere anche delle insidie. E venire incontro a tali situazioni  è sicuramente una priorità.