Allen era da solo? Per il pediatra ha mangiato e bevuto ma per gli inquirenti non l’ha aiutato nessuno (2 / 2)

Da quanto appreso dalla stampa nazionale continuano le indagini sulla scomparsa del piccolo anche se appunto è stato trovato vivo. Si vuole capire soprattutto come abbia fatto il bambino a sopravvivere da solo per due giorni.

Nel frattempo la persona che ha detto di aver visto il bambino e che lo avrebbe lasciato al bivio è ufficialmente iscritta nel registro degli indagati: la sua posizione è al vaglio degli inquirenti.

“L’ho incontrato in mattinata, stava bene. Ha mangiato, ha interagito e ha giocato” – ha detto il primario di pediatria Gaslini dell’Ospedale Imperia, Diego Minghetti.

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Tutti quanti si stanno chiedendo appunto come abbia fatto il piccolo Allen a sopravvivere da solo tra l’altro in una zona impervia. L’ipotesi è quella del congelamento emotivo. “Ad Allen è stata diagnosticata una forma dello spettro autistico. Persone con queste caratteristiche si allontanano dai rumori, cercando rifugi. Soprattutto in situazioni di forte stress. Io penso che Allen sia stato salvato dalla sua patologia e che abbia trascorso 36 ore da solo, senza mangiare e senza bere. È un bambino forte. Credo sia scattato una sorta di “congelamento emotivo” – ha detto Roberto Ravera, direttore della Struttura Complessa di Psicologia Asl1 Liguria.

Insomma davvero qualcosa di davvero molto particolare. Per gli inquirenti il bimbo non è stato aiutato da nessuno, comunque siano andati i fatti resta il fatto che subito dopo il ricovero gli esami ematici erano ottimi così come anche le condizioni di salute del bimbo.