Alex Cotoia, le scioccanti novità dal tribunale dopo il ritrovamento di nuove prove (2 / 2)

La corte d’assise d’appello di Torino, presieduta dalla giudice Alessandra Bassi,  si è espressa:  Alex Cotoia è stato assolto e in queste ore campeggiano ovunque le immagini del 22enne, stretto in un toccante abbraccio con la madre e il fratello. Sono scatti che troviamo su tutti i siti d’informazione nazionale. Alex, che oggi ha il cognome della madre, ha dichiarato:  “Ora potrò trovare il mio posto nel mondo. Spero solo che sia finita”.  

La madre, ha esclamato: “Ora mio figlio  può iniziare finalmente a godersi la vita. Io senza di lui sarei morta. Ho sempre affrontato a testa alta questo processo, pensando a questo: senza Alex sarei morta“. Alex ha dichiarato di essere ancora frastornato, come comprensibile. Il suo commento a caldo? “Ora devo metabolizzare, io metabolizzo sempre dopo. Festeggerò con Zoe, la mia cagnolina”. Felicissimo l’avvocato difensore del ragazzo, Claudio Strata, sperando che questa conferma metta la parola fine sulla vicenda.

L’avvocato Enrico Grosso ha ribadito che è stata confermata la legittima difesa quindi Alex ha tolto la vita al padre perché vi era un pericolo attuale, reale e immediato.

 

Questo è il quarto procedimento per Alex,  dopo che la Corte di cassazione, alcuni mesi fa aveva annullato con rinvio la sentenza impugnata, disponendo un appello bis.  Il 22enne, lo ricordiamo,  assolto in primo grado, era stato condannato nel primo appello a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni di cella.

Alex è un ragazzo brillante, che ha conseguito in cella la laurea triennale e che oggi lavora part time. Noi, dopo aver appreso la sua assoluzione, non possiamo che augurargli il meglio della vita.  La sentenza di assoluzione rappresenta, per lui, un nuovo inizio. Ora non ci sono dubbi sul fatto che abbia agito per difendere il padre e il fratello da quel madre che, all’epoca dei fatti, ha definito indemoniato.