Alessio di Afragola, le prime parole: "L’ho fatto perché mi ha…" (2 / 2)

Alessio Tucci, 19 anni, è in penitenziario per aver tolto la vita all’ex fidanzata 14enne Martina Carbonaro, 14enne di Afragola (Napoli), con una grossa pietra., per poi nasconderne il corpo in un vecchio armadio, coperto di detriti, all’interno dell’edificio diroccato.  Le prime parole pronunciate dal giovane in cella sono state queste. «L’ho uccisa perché mi aveva lasciato».

La sua confessione avrebbe trovato dei riscontri, sia attraverso le indagini effettuate partendo dall’analisi delle telecamere e dall’ascolto dei testimoni, sia attraverso il materiale repertato dagli inquirenti nel sopralluogo sul posto, distante appena un chilometro dalla casa in cui la giovane viveva con i genitori.

I carabinieri hanno rinvenuto non solo la pietra, con le tracce ematiche, ma anche  le  impronte del giovane sull’armadio. Portato in caserma, ha dichiarato di aver salutato Martina prima di andarsene a casa, mentre una telecamera ha ripreso i due diretti al casolare abbandonato dove è avvenuto il delitto.

Tucci, inizialmente ha tentennato, per poi ammettere le sue  responsabilità, mostrando anche le sue mani ferite.  Il pm  ritiene che il 19enne abbia avuto una forza micidiale» contro la povera Martina, «colpita selvaggiamente e ripetutamente» al capo (per quattro volte, secondo i primi rilievi del medico legale), anche dopo quindi che la ragazzina era caduta a terra priva di sensi

. E la causa del  femminicidio viene individuata nel rifiuto di Martina a proseguire la relazione con Tucci, interrotta da poche settimane, che il giovane voleva a tutti i costi riallacciare. «Che peccato ha fatto mia figlia? Era bella come il sole. Ora tornerò a casa e trovero la sua stanzetta vuota», ha detto la mamma, Enza Cossentin