Alessia Pifferi, sta succedendo in carcere: la notizia poco fa (2 / 2)

Ma, nonostante tutto questo, Alessia Pifferi è sommersa di messaggi di affetto e aiuti. Come riporta La Repubblica, i doni per la madre presunta assassina giungono direttamente presso lo studio legale del legale Solange Marchignoli che difende la 37enne. Si tratta di profumi, creme per il corpo, balsami, smalti per le unghie, acqua di colonia.

Inoltre libri sul pensiero positivo, vestiti, elastici per capelli, biancheria, soldi da spendere in carcere, bonificati sul conto corrente apposito e con il nome del beneficiario indicato. L’avvocato Marchignoli si è così espressa riguardo alla sua assistita: “Per quanto mi riguarda, non c’è una causa più urgente né più giusta del proteggere Alessia da questa caccia alle streghe. Ha bisogno di aiuto, questo è indubbio. E non mi troverà sorda al suo appello, mai”. 

I legali della Pifferi la descrivono come una donna “sola, spaurita”, così altre donne che solidarizzano con la presunta assassina, le fanno questi regali per aiutarla a star meglio tra le mura carcerarie, dov’è reclusa da quando la vicina, a cui si è rivolta per chiedere aiuto, ha allertato le forze dell’ordine.

“Voglio dare una mano anche io non inviando soldi (non mi sembra il caso) ma magari qualcosa che può aiutarla nel quotidiano: una piccola coccola a questa donna confusa e spaurita”. Questo un messaggio scritto da una donna che è accanto alla Pifferi, indirizzato agli avvocati che la stanno difendendo. Saranno loro a portare tutti gli oggetti ricevuti alla 37enne. La Marchignoli ha precisato: “ha bisogno di aiuto, questo è indubbio. E non mi troverà sorda al suo appello, mai”.

Intanto tutto il vicinato di ponte Lambro non riuscirebbe mai a perdonare Alessia, questo è certo. Di Diana, invece, rimangono due foto sbiadite, vestitini ingialliti dagli agenti atmosferici, ancora appesi ai fili, ed il suo passeggino abbandonato, quello in cui veniva relegata. E poi, lo straziante ricordo della sua piccola bara bianca in cui giace da ormai quasi 2 mesi.