Alessia Pifferi, la notizia choc: “Al funerale della piccola Diana” (2 / 2)

Stamattina, mercoledì  27 luglio, la donna, sulla quale grava la pesante accusa di omicidio pluriaggravato mentre per ora è esclusa la premeditazione, ha dialogato, seppur con difficoltà, con i suoi legali.

La Pifferi sarebbe sotto choc, secondo quanto dichiarato dall’avvocatessa Marchignoli a Fanpage, non rendendosi conto di quanto è accaduto. Stamane avrebbe detto loro di volere la sua bambina, di voler andare ai funerali della piccola Diana.

Gli avvocati difensori credono che sia ancora troppo presto per avere un solo incontro costruttivo dato che non è lucida. Quanto al pentimento, la Pifferi è distrutta dal dolore, ha capito solo in parte quello che è successo e non sa, ovviamente, quello che sta succedendo fuori. “Lei non è un’assassina lucida, vive in questo momento in una bolla e si fa fatica a comunicare”. I legali ritengono fondamentale una perizia psichiatria, con il contributo e delle neuroscienze perché la loro assistita non avrebbe gli strumenti per capire. Vogliono capire, al di là della gravità del reato commesso, cosa è successo nella mente della donna e cosa l’ha portata a compiere tutto questo.

Il contributo degli esperti servirà a chiarire se si tratta di omicidio doloso o preterintenzionale. In carcere vive in isolamento, senza una penna per scrivere, né un fiocco per i capelli, non capendo perché queste cose non le possano essere date.

Mentre in tanti stanno facendo arrivare in procura messaggi in cui chiedono una pena esemplare per la madre assassina, l’avvocato che la difende riceve domande relative al perché difenda una mamma che ha ucciso una figlia. Domanda più che lecita ma lei non può che rispondere: “Sono una giurista. Non c’è spazio per l’emotività“. Insomma, un caso complesso, uno dei più efferati della cronaca nera degli ultimi giorni, con ancora tantissimi punti da chiarire e con la speranza che tutta la verità possa emergere dagli esami in corso.