Alessia Pifferi, la brutta notizia dal carcere dopo la condanna (2 / 2)

Alessia Pifferi è stata ritenuta colpevole in primo grado dalla Corte d’Assise di Milano dell’omicidio volontario della figlia Diana, abbandonata in casa per 6 lunghi ed interminabili giorni a luglio 2022. Il legale della 39enne, Alessia Pontenani, aveva chiesto per lei l’assoluzione o una condanna più lieve per abbandono minore.

Istanze evidentemente non accolte dal pm Francesco De Tommasi che aveva chiesto l’ergastolo con l’aggravante della premeditazione, quest’ultima non accolta dai giudici della Corte d’Assise. Per l’imputata si sono dunque aperte le porte della reclusione a vita. In questi due anni è stata reclusa nel penitenziario di San Vittore, ma nei prossimi giorni sarà trasferita in quello di Bollate o di Opera.

Subito dopo la sentenza, la condannata è stata nuovamente trasferita nel penitenziario, dove però sono giunte delle notizie allarmanti questa mattina, martedì 14 maggio. Poco fa l’avvocata Pontenani si preparava ad essere ospite su TeleLombardia per discutere della recente sentenza di primo grado e per illustrare i motivi del ricorso in appello che aveva annunciato di presentare. Tuttavia, intorno alle 7 del mattino, la legale ha dovuto annullare improvvisamente l’appuntamento con la trasmissione televisiva.

Il motivo? Un malore della sua assistita nel penitenziario di San Vittore. L’avvocata Pontenani, anziché recarsi in studio televisivo come programmato, ha preferito fare visita alla sua assistita nel penitenziario di San Vittore. Al momento della comunicazione dell’annullamento dell’apparizione televisiva, si parlava genericamente di un malore, ma non erano ancora note le cause né l’entità del malessere.

Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli sulla condizione della persona assistita né sulla possibile riprogrammazione dell’apparizione televisiva dell’avvocata Pontenani. Resta da attendere aggiornamenti sulla situazione.