Alessia Pifferi, è successo in carcere: condizioni di salute molto preoccupanti (2 / 2)

Troppi, troppi dubbi, troppe bugie da smascherare, troppe matasse da sgarbugliare in questo orrendo caso di cronaca che ha sconvolto l’Italia. Intanto per Alessia Pifferi si sono aperte le porte del carcere di San Vittore. La 37enne è accusata di omicidio volontario, con l’aggravante di futili motivi, mentre è stata esclusa la premeditazione. Ma ora che è nelle mura dell’istituto carcerario, vi è la paura che possa suicidarsi o subire violenze da parte delle altre detenute.

Proprio per impedire che questo accada, il gip Fabrizio Felice, nel convalidare il fermo dell’arresto in carcere, ha disposto sorveglianza speciale e isolamento per la madre-assassina, in modo da impedire che la stessa possa compiere atti autolesionistici o che possa subire gravi ritorsioni da parte di chi è detenuto.

Intanto oggi è il giorno dell’autopsia, con la speranza che il corpicino di Diana parli, rivelando le cause del decesso. Verranno, inoltre, effettuati gli esami sulle tracce di latte residuate nel biberon, utili a capire se la bimba sia stata sedata o meno, dato che nella cucina dell’abitazione di via Parea è stata rinvenuta una boccetta vuota di En, potente ansiolitico.

Alessia Pifferi ha raccontato che apparteneva a un suo ex compagno che aveva frequentato la sua casa, ma, essendo la donna propensa a raccontar bugie su ogni aspetto della sua vita, non ci sarebbe da stupirsi che possa aver dato qualche goccia a Diana. La somministrazione di benzodiazepine giustificherebbe il perché nessun vicino abbia mai sentito piangere o urlare la piccola, in 5 giorni, dato che il sesto, quello in cui la Pifferi l’ha ritrovata cadavere, Diana era già morta da 24 ore circa.

Un altro dubbio va poi assolutamente chiarito: come mai la Pifferi non si è rivolta ai servizi sociali e come mai gli stessi non si sono accorti mai di nulla. Assodato che il padre biologico di Diana non è l’ex marito di Alessia, dal quale si era separata 3 anni fa; né tantomeno il nuovo compagno 58enne da cui si era recata per 6 giorni a Leffe, in queste ore si cerca disperatamente l’uomo con il quale la madre killer ha concepito la piccola.