Alessia Pifferi, è successo in carcere: condizioni di salute molto preoccupanti (1 / 2)

Alessia Pifferi, è successo in carcere: condizioni di salute molto preoccupanti

Al momento dell’arresto Alessia Pifferi, si è definita una buona madre, seppur consapevole che la figlia Diana, al suo ritorno, l’avrebbe potuta trovare morta. In effetti, non ci vuole poi così tanto a immaginare che quel piccolo scricciolo sia morta per stenti, senza cibo e acqua.

Un orrore che fa rabbia. Perché Diana non doveva fare quella fine e sarebbe potuta finire tra le braccia di una famiglia che l’avrebbe amata incondizionatamente.

Purtroppo il destino spietato ha voluto che morisse nel lettino da campeggio; quello in cui è stata ritrovata dalla madre assassina, con accanto un biberon contenente tracce di latte e con la paura, palesata dagli inquirenti che si stanno occupando del caso, che possa essere stata sedata con benzodiazepine.

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Quest’ipotesi ha preso sempre più piede sulla base dei racconti dei vicini che in 6 giorni non hanno sentito nemmeno un pianto provenire dall’abitazione di via Parea.

Com’è possibile che la bimba, in preda alla fame e alla sete, col caldo rovente di questi giorni e senza nemmeno uno spiffero che le avrebbe consentito un riverbero d’aria, non ha emesso nemmeno un urlo, un grido, un pianto?