Un delitto efferato ha sconvolto la tranquilla cittadina di Gemona del Friuli, dove le forze dell’ordine hanno disposto il fermo di Lorena Venier, madre della vittima, e di Marylin Castro Monsalvo, compagna convivente di Alessandro Venier, il 35enne freddato in circostanze agghiaccianti.
Le due donne sono state condotte in caserma per essere interrogate. Gli inquirenti mantengono al momento il massimo riserbo sul movente e sui dettagli della vicenda, ma le indagini sono in pieno corso sotto il coordinamento della Procura di Udine. L’identità delle persone coinvolte getta una luce ancora più cupa sul caso.
Lorena Venier, 62 anni, è una figura piuttosto nota in paese per il suo passato da infermiera e formatrice nel contesto ospedaliero. Alessandro portava il cognome della madre, poiché il padre, straniero, non lo aveva mai ufficialmente riconosciuto. La compagna dell’uomo, Marylin Castro Monsalvo, di origine colombiana, aveva da poco dato alla luce una bambina, nata nei primi mesi del 2025.
La piccola è stata ora affidata ai servizi sociali, mentre si cerca una soluzione che possa assicurarle protezione e stabilità. Secondo una prima ricostruzione, il delitto sarebbe maturato al culmine di una lite in ambito domestico. Il corpo di Alessandro è stato rinvenuto all’interno dell’autorimessa dell’abitazione, smembrato e nascosto.
Gli specialisti della scientifica stanno lavorando per chiarire la dinamica e l’orario esatto del decesso, analizzando tutte le tracce presenti sul luogo del delitto. Il sindaco Roberto Revelant ha espresso profonda commozione per l’accaduto, definendolo un evento senza precedenti per la cittadina: «Siamo tutti vicini alla bambina, la comunità si stringe attorno a lei. È una ferita che ci lascia sgomenti». Nei prossimi giorni sono attesi nuovi sviluppi.