Alessandro Impagnatiello, la notizia dopo la condanna all’ergastolo (2 / 2)

Giulia Tramontano,  agente immobiliare, aveva scoperto la  relazione parallela del compagno con una ex collega italo-inglese 23enne,  con la quale c’era stato un incontro chiarificatore proprio quel sabato pomeriggio, intorno alle 17:00…. incontro in cui le due donne si sono mostrate solidali, dopo aver conosciuto tutte le menzogne che  Impagnatiello ha portato avanti con loro.

Oggi,  Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo.  Nella sentenza, pronunciata dalla Corte d’Assise di Milano,  i  giudici hanno riconosciuto le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e del rapporto di convivenza, e non quella dei futili motivi.

Come riportato da fanpage.it, il barman reo confesso  è stato  condannato a tre mesi di isolamento e ad un risarcimento con provvisionali da 200mila euro ciascuno, verso i genitori di Giulia,   e con 150mila euro a testa il fratello e la sorella dell’ex compagna cui ha tolto la vita.  Oltre all’ergastolo, ha  applicato altri sette anni di reclusione per l’occultamento del corpo e l’ interruzione di gravidanza non consensuale.

I  carabinieri,  portando avanti delle meticolose indagini,  hanno fatto una scoperta da far venire la pelle d’oca: il barman, oggi condannato, avrebbe  avvelenato per mesi  Giulia, che peraltro aveva raccontato alla madre di avvertire un sapore strano ogni volta che beveva l’acqua, lamentando forti bruciore di stomaco.

La Tramontano, a  maggio 2023 ha poi scoperto che il compagno aveva una relazione parallela con una collega, con cui  la ragazza ha avuto un incontro chiarificatore proprio quel sabato, il suo ultimo in vita. Tornata a casa, è stata colpita da diversi fendenti da Impagnatiello che  avrebbe poi tentato di bruciare il corpo nella vasca da bagno, sino a trascinarlo fuori dall’abitazione, per poi trasportarlo in un un box, avvolgerlo in dei sacchi neri, e buttarlo in un’intercapedine tra due garage.  La  perizia psichiatrica ha evidenziato un disturbo narcisistico, che non ha intaccato in nessun modo la capacità di intendere e di volere al momento del femminicidio.