Stando ad indiscrezioni che dovranno essere, ovviamente, accertate, madre e figlio  avrebbero chiesto informazioni sulla presenza di telecamere all’esterno. A confermarlo sarebbe stato lo stesso gestore del locale, sentito nelle indagini della Procura di Milano e dei carabinieri.

La madre del barman reo-confesso, 43enne di origine sarde, lo ricordiamo, subito dopo la confessione del femminicidio da parte del figlio, è stata intervistata e, in diretta televisiva, ha definito suo figlio mostro, mostrandosi in lacrime mentre chiedeva scusa a Giulia e ai suoi familiari.

Giulia è stata tolta di mezzo barbaramente, per lo stress di portare avanti una relazione parallela. Questo lo pseudo-movente che Impagnatiello, definito come manipolatore, narciso, ha dichiarato a coloro che lo hanno interrogato. Il suo castello di bugie, di menzogne, di incongruenze, è crollato ma le indagini proseguono poiché il femminicidio di Giulia Tramontano  ha ancora troppi punti oscuri che dovranno essere chiariti.