Alessandro, il ragazzo volato dal quarto piano: la scoperta sulla fidanzatina (2 / 2)

Un giovane preciso, bravo, intelligente, dedico allo studio e fragile….la preda ideale dei bulli che lo hanno preso di mira con insulti, messaggi gravissimi, inviti espliciti a suicidarsi. Così, forse per paura che, con l’imminente rientro a scuola, li avrebbe potuti incontrare nuovamente e che li avrebbero potuto far del male, Alessandro, sotto il peso di tutte le torture che gli venivano inflitte non ce l’ha fatta. Intanto, nella tarda serata di lunedì 5 settembre, grazie all’incessante lavoro di chi sta occupando del caso, sono stati notificati gli avvisi di garanzia nei confronti di 6 giovani, di cui 4 minorenni e 2 maggiorenni, tra cui 2 ragazze.

Cascone aveva intrapreso da poco una nuova relazione, dopo aver lasciato la precedente ragazzina. I 6 sono ritenuti colpevoli di istigazione al suicidio e tra questi, come dicevo prima, ci sarebbero 2 ragazze, una maggiorenne e una minorenne. Stando a quanto riportato da Repubblica, tra i coinvolti in questa terribile vicenda ci sarebbe l’ex fidanzatina che, secondo il quotidiano romano, voleva punirlo, dopo essere stata lasciata per una nuova relazione, provando ira nei confronti del Cascone.

L’autopsia sul corpo di Alessandro è stata effettuata, per poi liberare la salma per i funerali, che avranno luogo stamattina, 7 settembre, alle ore 11:00, presso il Chiostro di Sant’Agostino.  Per oggi, il sindaco di Gragnano, Luca D’Auria, ha indetto il lutto cittadino. E’ bastato poco, ai carabinieri, subito dopo il sequestro del cellulare della vittima, per scoprire tutto quello che si nascondeva all’interno delle chat e dei messaggi,  tra minacce,  insulti, espliciti “inviti” a togliersi la vita. Ma  a destare forte clamore e indignazione da parte dell’opinione pubblica, è stato il commento, poi cancellato, di un ufficiale dei carabinieri, postato su Twitter.

Se allevi conigli non puoi pretendere leoni”. Un commento orribile dal quale l’Arma dei carabinieri ha preso immediatamente le distanze, procedendo con l’emissione di un provvedimento disciplinare nei confronti di colui che ha scritto questo. Secondo Repubblica, i 6 raggiunti dall’avviso di garanzia, si muovevano in branco, offendendo Alessandro anche di persona, quando lo incontravano per strada e nel gruppo ci sarebbero già 2 denunciati per bullismo in ambito scolastico.

I genitori del 13enne, il papà agente di commercio e la mamma, avvocato civilista, non erano a conoscenza delle torture cui il loro unico figlio era quotidianamente soggetto. A sapere tutta la verità solo la sua attuale fidanzatina, che aveva condiviso il segreto con Alessandro.A casa i genitori non avevano notato segni di malessere, che aveva saputo ben nascondere alla madre e al padre. Giulio Pepe, l’avvocato che rappresenta i genitori di Alessandro, ha dichiarato alll’Ansa. “Era, come è stato più volte ripetuto e scritto in questi giorni, un ragazzo solare, che andava bene a scuola e aveva tanti amici”. Oggi è il giorno dell’ultimo saluto.