Alessandro fatto fuori a soli otto mesi dal padre: la notizia poco fa (2 / 2)

Il piccolo e dolcissimo Alessandro non fa più parte della dimensione terrena da tanto tempo ormai ma in queste ore non si fa che parlare di Rasero,  tornato nuovamente al centro dell’attenzione mediatica per via di una richiesta da lui avanzata che sta facendo molto discutere.

Invita, in particolare, ad una riflessione doverosa sul sistema giudiziario e sulle possibilità di reintegrazione per chi ha scontato parte della propria pena. L’ ex broker genovese, Antonio Rasero, dopo aver scontato più dieci anni di reclusione, in quanto ritenuto responsabile del delitto del piccolo Alessandro, ha deciso di avanzare una richiesta che ha sorpreso  tanta gente, dando vita ad un dibattito che non si placa.

Rasero, condannato per aver tolto la vita ad  Alessandro Mathas,  ha chiesto di poter uscire temporaneamente dalla sua cella. Ha chiesto, più nello specifico, di poter  ottenere il primo permesso premio, trascorrendo otto ore fuori dal penitenziario per far visita ai parenti.

Il tribunale di sorveglianza, nella prima valutazione, ha respinto la richiesta.  La difesa ha quindi presentato reclamo, portando la questione davanti al collegio giudicante.

La discussione dell’appello è programmata per il giorno successivo, quello in cui i giudici dovranno decidere se concedere o meno il permesso al detenuto. Senza ombra di dubbio, questa richiesta ha generato fortissimo clamore e grossi interrogativi da parte degli italiani che stanno seguendo il caso e le sue continue evoluzioni.   E’ giusto che gli venga accordato il permesso premio o, secondo voi, no per via della gravità del reato commesso, per il quale è finito in cella? Ditecelo  nei commenti.