Alessandra uccisa a martellate dall’ex: cosa è emerso in questi minuti (2 / 2)

Ma cerchiamo di ripercorrere le tappe della maledetta sera del 23 agosto, in cui Padovani ha deciso di porre fine alla vita della sua ex. Padovani intorno alle ore 19.00, si sarebbe appostato sotto l’abitazione della vittima, un condominio alla periferia di Bologna nella zona dell’Arcoveggio, attendendo sotto casa della povera Alessandra per ore. 

La donna è rientrata a casa, dopo circa 2 ore e tra i due sarebbe scoppiato un fortissimo litigio, nel corso del quale la 57enne ha più volte implorato il suo ex di andarsene, di allontanarsi da lei. Ma il 27enne non ha voluto saperne, l’ha trascinata sotto al portico del palazzo e l’ha ripetutamente colpita a martellate. Sono bastati pochi minuti per trasformare il litigio in auna violenta aggressione in cui Matteuzzi, armato di mazza e martello, l’ha ridotta in fin di vita. Un uomo, residente nella stessa abitazione della vittima, sentendo le urla disperate di Alessandra, ha allertato il 118 e chiamato le forze dell’ordine.

La 57enne è stata trasportata d’urgenza in ospedale dove i medici hanno fatto di tutto per salvarle la vita ma, purtroppo, le ferite provocate dalle martellate erano troppo gravi e la donna si è spenta poco dopo l’arrivo nel nosocomio per via di un trauma cranico che non le ha lasciato scampo. Il suo carnefice, che era ancora nei paraggi dell’abitazione della sua ex, è stato bloccato immediatamente dagli agenti.

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Ma ulteriori dettagli si aggiungono a questo femminicidio; dettagli agghiaccianti. Alessandra, dopo la breve relazione con l’ex modello e calciatore, lo avrebbe denunciato per pedinamenti e stalking e il 27enne aveva ricevuto un divieto di avvicinamento ma la misura non è stata sufficiente a scongiurare il terribile epilogo.

La sorella della vittima, Stefania, che è stata colei che ha sentito per l’ultima volta la sorella mentre urlava “Aiuto Giovanni, no”, prima di essere colpita a martellate, ora teme per la sua vita. Il killer non è riuscito ad accettare l’idea che Alessandra aveva deciso di allontanarsi da lui, arrivando dalla Sicilia a Bologna per mettere fine alla sua vita. Dinnanzi all’ennesimo femmicidio, in tante sono le donne che, su Facebook, hanno voluto esprimere il loro grido di dolore e la loro richiesta di aiuto dinnanzi a queste continue uccisioni. Un commento molto forte dice: “Basta basta basta! Siamo stanche di leggere che le donne uccise avevano già denunciato! Siamo stufe!!!!! Spiace tanto, le più sentite condoglianze alla famiglia”.