Alessandra, l’ultimo messaggio prima di essere uccisa è un colpo al cuore (2 / 2)

Alessandra, a luglio, aveva avuto il coraggio di denunciare Padovani per stalking e gli era pervenuto un divieto di avvicinamento che, evidentemente, non è bastato a placare la sua ira, sino al tragico epilogo. Ora che Bologna e l’Italia intera piangono un’altra donna strappata così barbaramente alla vita, restano solo i ricordi dei suoi occhi azzurro cielo, e i suoi ultimi post.

Alessandra Matteuzzi, sui social, citava l’ultimo tormentone di Jovanotti, scrivendo “L’estate è libertà,respira questa libertà “. Libertà che le è stata negata per sempre, dato che questa rimarrà la sua ultima estate. Il suo tempo terreno si è fermato. Il post è datato 11 giugno e fa rabbrividire leggerlo ora che non c’è più.

Aveva in mente un’estate spensierata, dopo anni in cui la pandemia ci ha costretti ad una reclusione forzata ma Alessandra non poteva immaginare che questa sarebbe stata l’estate del suo addio alla vita terrena. La donna lavorava come agente di commercio nel settore della moda. Era molto bella, di successo, molto apprezzata e stimata dai suoi colleghi.

Ma, come spesso accade, la sua richiesta d’aiuto, quella che l’ha portata alla denuncia per stalking del suo ex compagno, non è riuscita a metterla in salvo. La sua vita era comunque, nell’ultimo periodo, profondamente cambiata, vissuta con la paura che le potesse accadere qualcosa. A rassicurarla, le telefonate con la sorella Stefania.

Le due si sentivano molto spesso ed è stata proprio Stefania l’ultima con cui la 57enne ha parlato. Queste le parole che la sorella della vittima, sotto choc, sconvolta per l’accaduto, ha detto durante un’intervista: “È scesa dalla macchina e ha cominciato a urlare: no Giovanni, no, ti prego, aiuto. Io ero al telefono ho chiamato immediatamente i carabinieri che sono arrivati subito. Io abito a 30 chilometri”.