Sono in pochi a sapere come Alberta D’Eusanio sia viva per miracolo. La giornalista ha dovuto fare i conti con una spiacevole esperienza per la quale ha rischiato seriamente la vita. Era il 24 gennaio del 2012 quando è rimasta vittima di un grave sinistro stradale in pieno centro a Roma.
In quell’occasione fu travolta da una motocicletta mentre attraversa di poco fuori dalle strisce pedonali in corso Vittorio Emanuele a Roma, riportando una frattura occipitale e alcune emorragie. La sua vita è stata in bilico per diverso tempo, poi grazie all’aiuto dei medici e della sua grande forza di volontà è riuscita ad avere la meglio.
Intervistata da Eleonora Daniele a «Storie Italiane», la giornalista ha raccontato il giorno in cui la sua vita è cambiata. “È un miracolo che io sia ancora qui anche perché ho avuto l’osso occipitale rotto, che è la parte più dura del cranio, e cinque emorragie cerebrali, quindi coma”- parole struggenti, che hanno gelato tutto lo studio.
Poi aggiunge: “La morte diventa qualcosa di presente se ti salvi. Quando ti salvi, la prima cosa che ti chiedi è perché non sei morta. Che c’è che non hai fatto ancora e che devi fare? Ma la cosa che ti resta molto dentro è che sei cambiata, perché quando il cervello, che è un pianeta sconosciuto, viene colpito, non è mai più quello di una volta. Io la memoria non ce l’ho, quando leggo impiego molta fatica, ho sempre la mente stanca. Cambia tutto, il dolore, il senso della vita, quello del tempo”.
Infine la conduttrice ha ammesso di non aver mai perdonato il motociclista che l’ha investita, in quanto le ha rovinato la vita correndo troppo con la moto.