Alcuni sintomi del tumore al seno che le donne devono smettere di ignorare (2 / 2)

Il dolore al seno può essere di natura ciclica

Il dolore al seno crea spesso eccessivi allarmismi

Tra i fattori di rischio troviamo: una eccessiva esposizione del tessuto mammario agli estrogeni, l’assenza di gravidanze, menarca precoce e menopausa tardiva, mancato allattamento al seno, obesità e sovrappeso, familiarità, predisposizione genetica (il rischio di ammalarsi nel corso della vita di tumore mammario è pari a circa il 65% per le donne portatrici di mutazioni del gene BRCA1, mentre è del 40% circa in caso di mutazioni del gene BRCA2). Tra i fattori di rischio troviamo anche: dieta con con un consumo eccessivo di grassi animali, l’avanzare dell’età, terapia ormonale sostitutiva (TOS).

Ma quali sono i sintomi di un tumore al seno? Inizialmente le lesioni sono molto piccole e spesso asintomatiche, non palpabili durante l’esame clinico e scoperte solo durante lo screening mammografico. Quando, invece, il tumore cresce, compaiono i seguenti sintomi che devono metterci in allarme: gonfiore o ispessimento sulla mammella o nell’area ascellare, con presenza di noduli duri, in asenza di dolore, irritazione o increspatura della pelle, retrazione del capezzolo che si ripiega su se stesso, arrossamento o ispessimento del capezzolo o della pelle del seno, secrezione diversa dal latte materno, cambiamenti nelle dimensioni o nella forma del seno, cambiamenti nelle dimensioni o nella forma del seno(es. seno ingrossato, con edema, caldo).

In presenza di questi sintomi, è necessario non perdere tempo e rivolgersi ad uno specialista che effettuerà esami specifici. La mammografia è senza dubbio il metodo attualmente più efficace per la diagnosi precoce. L’ecografia è un esame molto utile in particolare per esaminare il seno giovane.

Tra le patologie benigne che interessano le donne c'è il fibroadenoma al seno

Quando lo studio della storia medica familiare o personale evidenzia la presenza di specifiche situazioni di rischio, come l’ aver ereditato una mutazione genetica che aumenta le probabilità di ammalarsi, il counselling genetico e l’eventuale esecuzione di test genetici per la ricerca di mutazioni nei geni BRCA 1 e 2 possono essere utili strumenti di prevenzione.

Se questi test risultano positivi, è possibile rafforzare le misure di controllo, usando la risonanza magnetica per identificare il tumore in una fase precoce qualora dovesse presentarsi, oppure ricorrere alla mastectomia preventiva, ovvero alla rimozione chirurgica del seno.