Alain Delon, è stato colpito da un ictus del 2019, sebbene a portarselo via sia stato un linfoma. In queste ore così buie per il mondo cinematografico, non si fa che parlare della fortissima diatriba che ha visto protagonisti i due figli maschi dell’attore, Anthony e Alain-Fabien, contro l’unica figlia femmina, la loro sorellastra Anouchka.
Anthony è nato nel 1964 dalla relazione dell’attore con Nathalie Delon, all’anagrafe Francine Canovas. Di lui si sa che ha provato a fare l’imprenditore, per poi tentare la strada del cinema senza successo. Alain-Fabien, invece, è nato molto tempo dopo, nel 1994, dalla relazione con la modella olandese Rosalie Van Breemen. Anche lui si mette nei guai, al punto che a 18 anni l’attore gli taglia i viveri e lo allontana.
Dal legame con la modella è nata anche una figlia, Anouchka, nel 1990 , ritenuta la favorita. A differenza del rapporto burrascoso con i due figli maschi, di lei l’attore spendeva solo stupende parole, in particolare queste che abbiamo scelto di riprendere: : «Non ho mai detto “ti amo” a nessuna quanto a lei». Tutto le è concesso, poiché il padre, secondo quello che la stampa ci comunica, le spalanca tutte le opportunità per il successo, nominandola peraltro vice presidente nella Alain Delon International Diffusion a Ginevra.
Da anni e anni, proprio questo intricato e complesso rapporto con i figli, è divenuto oggetto di massima attenzione per la stampa francese, sino a ritenere che proprio per via del suo burrascoso passato, contrassegnato da un’ adolescenza sofferta, l’attore abbia forse considerato i suoi due figli maschi come potenziali rivali. In tutto questo, però, c’è un ulteriore aspetto di cui poco si parla: Ari, il figlio mai riconosciuto, avuto dalla cantante dei Velvet Underground Nico.
Ma veniamo al punto che più interessa gli utenti, quello dell’immensa eredità dell’interprete francese. Come verrà suddivisa? C’è un testamento a dircelo. La metà del patrimonio, formata da case, opere d’arte, diritti sui film del padre, è stata assegnata alla figlia Anouchka, lasciando ai due figli maschi la spartizione di quello che resta.