
Sono passati quasi 20 anni dalla scomparsa di Ylenia Carrisi, che fu vista per l’ultima volta il 6 gennaio presso il LeDale Hotel a New Orleans. La titolare della struttura ricettiva la vide uscire intorno a mezzogiorno, senza più farvi ritorno. In quel periodo la primogenita di Al Bano aveva iniziato a frequentare Alexander Masakela, un trombettista di strada che si spacciava per guru.
Per il cantautore pugliese non si sono dubbi che la figlia sia deceduta, tanto che nel 2013 presentò istanza di dichiarazione di morte presunta al tribunale di Brindisi. Dello stesso avviso non è l’ex moglie Romina, che riterrebbe ancora in vita la figlia da qualche parte nel mondo. Un’ipotesi ardita, frutto più della speranza di una madre sofferente che degli indizi sul caso.
Al Bano è invece convinto che Ylenia, probabilmente sotto effetto di alcol o stupefacenti, si sia buttata nel fiume Mississipi, venendo poi travolta dalla corrente e dalle acque gelide. Ad ogni modo il suo corpo non sarà mai più ritrovato, dando adito ad illazioni e lasciando aperte le ipotesi più disparato.

In una recente intervista, il cantautore pugliese è tornato a parlare della figlia scomparsa, rivelando un aneddoto sino ad ora inedito. Sin dai mesi precedenti alla scomparsa, la figlia Ylenia aveva iniziato a manifestare un atteggiamento ambiguo. Una volta Al Bano si recò negli Usa per andarla a trovare e ha raccontato che una sera, al rientro a casa della figlia, questa parve subito un po’ strana e dopo un po’ decise nuovamente di uscire.
ll cantante cercò di dissuaderla, ma Ylenia non ne volle sapere e uscì di nuovo. Preoccupato per la figlia, Al Bano decise di seguirla, ma non appena Ylenia se ne accorse iniziò ad urlare dicendo che un uomo voleva farle del male. I passanti fermarono Al Bano, che dovette giustificarsi sostenendo di essere il padre.