"Aiuto, è in eruzione" E ora scappano tutti (2 / 2)

Anche se l’attività vulcanica sembrava essersi placata rispetto all’eruzione dello scorso 29 maggio, la penisola di Reykjanes, situata nell’Islanda sudoccidentale, continua ad essere interessata dall’eruzione. Quella dell’altro ieri è stata la quinta e la più potente eruzione da quando il sistema vulcanico nei pressi di Grindavík si è risvegliato lo scorso dicembre, dopo 800 anni di inattività.

La colata lavica prodotta dall’eruzione ha creato un muro di circa 50 metri, minacciando la città costiera di Grindavík, che conta 3.800 abitanti. Questo evento ha causato l’evacuazione del famoso centro termale geotermico Blue Lagoon, una delle principali attrazioni turistiche della zona. Inoltre, la città è rimasta senza elettricità, e due delle tre strade che la collegano sono state sommerse dalla lava.

Nonostante le barriere protettive siano riuscite a deviare parte della colata lavica, la situazione rimane critica. Le autorità islandesi stanno lavorando incessantemente per monitorare e gestire l’eruzione, cercando di minimizzare i danni alle infrastrutture e garantire la sicurezza della popolazione.

L’Islanda è situata sopra un punto caldo vulcanico nel Nord Atlantico, il che la rende particolarmente soggetta a eruzioni regolari. Questo fenomeno è una caratteristica distintiva della geologia islandese e rappresenta sia un’opportunità per il turismo che una sfida per la gestione delle emergenze.

È importante notare che nessuna delle attuali eruzioni ha avuto un impatto significativo sull’aviazione. Questo è in netto contrasto con l’eruzione dell’Eyjafjallajökull nel 2010, che causò enormi disagi ai trasporti aerei in tutta Europa, con voli cancellati e migliaia di passeggeri bloccati. Mentre l’attività vulcanica continua, gli esperti continuano a monitorare attentamente la situazione. La priorità rimane la sicurezza dei residenti di Grindavík e delle aree circostanti. L’Istituto Meteorologico Islandese (IMO) e altri enti preposti stanno utilizzando una serie di strumenti avanzati per prevedere e mitigare i rischi associati all’eruzione.