Agenzia delle Entrate, in arrivo una valanga di avvisi e lettere (2 / 2)

Come ben sappiamo ci sono determinate fasce di reddito nelle quali ognuno di noi rientra. Ci sono persone a basso reddito come persone che hanno reddito piĂą alto. PiĂą ovviamente si guadagna e maggiori saranno le tasse da pagare.

E non si scappa in quanto l’Erario già attraverso le Certificazioni Uniche che le aziende inviano al lavoratore e quindi alla stessa Agenzia delle Entrate ci fa possiamo dire un pò i conti in tasca per vedere quanto effettivamente guadagniamo.

In questi giorni stanno arrivando migliaia di lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate a moltissimi contribuenti che stanno ricevendo delle lettere di “compliance”. Si tratta di una prasse dell’Agenzia che invita i contribuenti che sono sotto al cosiddetto “minimo settoriale” ad integrare o aggiornare i propri dati.

In queste lettere l’Agenzia delle Entrate dopo le opportune verifica invita il contribuente di fornie una giustificazione oggettiva per quanto riguarda il reddito che viene indicato appunto sotto al “minimo settoriale”: si tratta di una prassi che interessa soggetti a regime forfettario o con ISA effettivi.

Se l’Agenzia riscontra un reddito “anomalo” quindi inferiore a quello del settore di riferimento per ciascun contribuente immediatamente invia la lettera nella quale si chiede appunto di giustificare le condizioni che determinato questo reddito più basso oppure, in questo caso, per gli anni d’imposta 2023 e 2024, aderire entro il 12 dicembre al concordato preventivo biennale.

Ma ci sono delle perplessità. ADC, AIDC e UNGDCEC in un comunicato congiunto hanno fatto sapere che tali comunicazioni non fanno altro che creare “solo confusione e preoccupazioni tra i contribuenti, non tengono altresì minimamente conto del fatto che i contribuenti riversano tutti i dubbi sui commercialisti che li assistono….I contribuenti e i commercialisti che li assistono, seppur con tutte le difficoltà già espresse in precedenza, hanno già effettuato le valutazioni circa l’adesione al concordato preventivo biennale e un eventuale cambio di idee non può essere frutto di una lettera dai toni inopportuni” – questa la nota stampa delle associazioni.