L’argomento tredicesima, da sempre, appassiona gli italiani, poichè vedono in questo pagamento aggiuntivo una manna dal cielo per potersi togliere, magari, qualche sfizio che per tutto l’anno hanno tenuto nel cassetto e finora, arrivava in corrispondenza di dicembre, mese per antonomasia dei regali.
In merito, ci sono importanti cambiamenti di cui vi parleremo a brevissimo. Il lavoratore, che sia la tredicesima o la quattordicesima, percepisce comunque un dodicesimo della quota annuale, poiché ogni mese lavorato vale 1/12 del proprio stipendio lordo, quindi lavorando tutto un anno completo otterrebbe 12 dodicesimi , ossia l’importo per intero. Se un lavoratore inizia a lavorare a marzo 2025 e i mesi lavorati fossero stati 10, ossia da marzo a dicembre 2024, e la retribuzione mensile lorda fosse di 1500 euro, il calcolo sarebbe: 1200 diviso 12, quindi 125 euro. Questi 125 euro vanno moltiplicati per 10 mesi, dunque 1250 euro di tredicesima che il lavoratore avrà ricevuto. Ma è vero che il mese di accredito della tredicesima non sarà più dicembre?
Consultando il sito laborability.com, pare che diversi lavoratori, soprattutto nel settore privato, potrebbero decidere di ricevere la tredicesima e anche la quattordicesima se previsto da contratto, spalmata ogni mese nel corso dell’anno, piuttosto che una volta all’anno come previsto di norma.
Quel che conta è che venga fatta richiesta al datore di lavoro che datore e lavoratore siano entrambi d’accordo per questo metodo di pagamento. Occorre, logicamente, controllare che la percentuale di mensilità aggiuntiva sia presente in busta paga, dato che a dicembre o giugno, il lavoratore non riceverà più nulla di extra.
Da tempo, l’argomento tredicesima è uno dei più allettanti per gli italiani che devono avere delle corrette informazioni in merito. E voi, siete d’accordo o no sullo spalmarla? Ditecelo nei commenti, se vi va, e continuate a seguirci, mi raccomando, per restare sempre aggiornati.