Il 14enne Mirko Petrolli, originario di Cimone, in provincia di Trento, ha tenuto col fiato sospeso l’Italia intera sino alla notizia che mai avremmo voluto ricevere, quella del suo decesso, avvenuto dopo tre giorni dall’incidente durante una battuta di caccia. Mirko, domenica 17 novembre, aveva accompagnato il padre sul Monte Bondone insieme ad alcuni amici.
TrentoToday, nel ricostruire la sconvolgente vicenda, con dovizia di particolari, ha scritto che il gruppo stava percorrendo il sentiero della Corazza, quando il ragazzino è scivolato, precipitando in un canalone per centinaia di metri, forse a causa del terreno che gli ha fatto perdere l’equilibrio.
Il gruppo ha tempestivamente lanciato l’allarme e sul posto è intervenuto il soccorso alpino in elicottero. I sanitari sono riusciti a raggiungere e recuperare il 14enne, pur rendendosi conto della gravità delle sue condizioni.
Mirko, intubato e ricoverato d’urgenza nel reparto terapia intensiva dell’ospedale Santa Chiara di Trento, è stato sottoposto ad un complesso e delicato intervento chirurgico, ma dopo tre giorni di agonia, il suo cuore ha smesso di battere. I genitori hanno deciso di donare gli organi del loro splendido figlio, strappato al loro amore in questo tremendo modo.
La comunità di Cimone è sconvolta, e si è stretta attorno ai familiari del 14enne venuto a mancare. Il primo cittadino della stessa, Damiano Bisesti, ha nel frattempo annunciato una giornata di lutto cittadino. Non possiamo che unirci ai tanti messaggi di cordoglio pervenuti, porgendo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia del povero Mirko. Riposa in pace e veglia, da lassù, sui tuoi cari per sempre.