Secondo quanto si è appreso dalla stampa nazionale è venuto a mancare improvvisamente a 72 anni Antonello Fassari. Si tratta di uno degli attori principali appunto de I Cesaroni che ha recitato anche in tantissime altre commedie italiane.
La notizia inizialmente diffusasi online è stata poi confermata anche dalla stessa produzione della serie e da Claudio Amendola. Da quanto appreso l’attore non stava bene da diverso tempo ma aveva comunque voluto partecipare alle riprese della serie.
“Sarai per sempre mio fratello” – queste le prime commosse parole di Claudio Amendola che con Fassari ha condiviso non solo il progetto dei Cesaroni ma anche di tanti altri film e pellicole andate in onda in questi anni.
“Sapevamo che questa serie nuova sarebbe stata dedicata a lui perchè ci era nota la patologia bastarda che lo aveva colpito, ma non eravamo preparati alla notizia. Per me è un pezzo di vita che va via, è dura anche parlare” – ha riferito ancora commosso Amendola intervistato dall’agenzia Ansa. “Mi aspetto che stia borbottando da qualche parte lassù” – ha riferito ancora l’attore Amendola.
Fassari era divenuto noto in Italia per la sua apparizione nella serie I ragazzi della 3a C, in onda tra il 1986 e il 1987, in cui vestiva i panni di Antonello Bufalotti, detto Puccio. Tra il 1991 e il 1993 ha fatto parte del cast fisso del programma Avanzi di Serena Dandini. Tra i suoi personaggi più conosciuti c’era il compagno Antonio, con eschimo e borsa di Tolfa, mentre le imitazioni di Giuliano Ferrara e la Sora Lella erano diventate veri e propri tormentoni.
Anche nel grande cinema egli è stato assoluto protagonista e basti pensare che nel 2000 infatti è stato interprete e regista de Il segreto del giaguaro, che aveva per protagonista il rapper Piotta. Nel 2005 è stato Ciro Buffoni in Romanzo criminale, per la regia di Michele Placido, nel 2015 ha interpretato il padre di Sebastiano (Elio Germano) in Suburra, diretto da Stefano Sollima. Le sue ultime apparizioni sono state in L’ultima volta che siamo stati bambini di Claudio Bisio e in Flaminia di Michela Giraud.