Addio al Re della Tv spazzatura, l’amato conduttore è morto (2 / 2)

La notizia del suo decesso, in men che non si dica, è passata dalle testate locali a quelle nazionali. Jerry Springer, re della tv spazzatura americana, si è spento a 79 anni, nella sua casa, situata alla periferia di Chicago. Una figura, la sua, iconica oltre che decisamente chiacchierata e controversa, per il suo modo di far spettacolo che lo rendeva diverso dalla massa… diversità che non a tutti andava bene.

Springer, per chi non lo sapesse, alla fine degli anni Settanta, ha ricoperto il ruolo di sindaco di Cincinnati. Stando a quanto si apprende da TMZ, è deceduto al termine di una dura battaglia contro un tumore al pancreas, diagnosticatogli solo pochi mesi fa, che non gli ha lasciato scampo. Le sue condizioni sono drasticamente peggiorate nell’ultima settimana, sino al tragico epilogo.

Parliamo di un conduttore che, per 27 anni, dal 1991 al 2018, ha condotto il talk show a stampo sindacalista ‘The Jerry Springer Show‘, seguitissimo dai telespettatori in quanto gli ospiti in studio erano sempre pronti a far scandalo e a darsele di brutto in diretta televisiva. Springer mostrava ai suoi telespettatori le confessioni più scottanti: quelle di madri che confidavano alle figlie di andare a letto con le migliori amiche, di una coppia di coniugi con un amante in comune.

L’apice della puntata? Lo scoppio della rissa, in diretta televisiva, con tirate di capelli, calci, pugni. Parliamo di litigi che scoppiavano su esplicita richiesta del pubblico in studio, che incentivava il conduttore, al grido di “Jerry, Jerry”, a innescare la rissa. Non mancavano i lanci delle sedie e questo, ovviamente, faceva del suo show, uno dei più chiacchierati.

Da un lato, i suoi seguaci, dall’altro coloro che lo ritenevano un declino dei valori sociali americani. De gustibus. Sono in tanti oggi, a piangere la sua improvvisa dipartita, legata al male incurabile che, in pochi mesi, se l’è portato via. Lascia la figlia Katie Springer e sua sorella maggiore Evelyn. Jene Galvin, portavoce della famiglia e amico di Springer dal 1970, in una commovente dichiarazione, ha detto:“La capacità di Jerry di entrare in contatto con le persone è stata al centro del suo successo in tutto ciò che ha provato, che si trattasse di politica, trasmissioni o semplicemente scherzare con le persone per strada che volevano una foto o una parola”. Una perdita sicuramente molto forte per il piccolo schermo.