Adamo Guerra, cosa rischia ora per essersi dato per disperso per 10 anni (2 / 2)

Appena 3 giorni fa, lo scorso 20 settembre, la trasmissione di Rai 3 ‘Chi l’ha visto?‘, annunciava che l’uomo scomparso nel lontano 7 luglio del 2013 non si era affatto tolto la vita. Quella di togliersi la vita sarebbe stata solo un annuncio totalmente falso per non farsi più cercare dai suoi cari, mentre il protagonista di questa assurda storia intanto emigrava in Grecia, a Patrasso.

All’epoca dei fatti aveva 45 anni e gestiva un negozio di casalinghi nel ravennate, a Lugo. Era divorziato da 2 anni con l’ex moglie, dalla quale aveva avuto due figlie, all’epoca dei fatti minorenni. Ed è proprio quest’ultimo dettaglio che potrebbe essere decisivo per appurare delle possibili responsabilità sotto il profilo giuridico.

Per il momento la magistratura non ha aperto alcun fascicolo d’indagine a carico del signor Guerra, tuttavia è comunque possibile formulare delle ipotesi su alcune questioni nodali: a suo carico si potrebbe configurare il reato di procurato allarme. Rimarrebbe, però, una possibilità da scartare considerando l’ormai sopraggiunta prescrizione.

Secondo il Corriere della Sera, potrebbero configurarsi altri reati nei suoi confronti dal punto di vista penale. Con la sua sparizione sarebbe infatti venuto meno ai doveri di mantenimento della sua famiglia, violando gli obblighi di assistenza familiare.

All’epoca dei fatti le sue due figlie erano minorenni, motivo per il quale gli potrebbe essere contestata la responsabilità genitoriale. Il reato in questione potrebbe, infatti, essergli ancora addebitato poichè la prescrizione scatta per legge dopo sei anni dalla data in cui sono scaduti i suoi obblighi familiari (la maggiore età). Le figlie hanno al momento 22 e 26 anni e potrebbero costituirsi parte civile per chiedere al padre il pagamento dei danni morali ed economici; allo stesso modo l’ex moglie può chiedere un risarcimento per aver dovuto crescere le figlie da sola.