Acqua in bottiglia, attenzione può fare gravi danni! Occhio all’etichetta (2 / 2)

Non è un caso che lungo le vie dei fiumi si stanziassero i popoli più antichi; non è un caso che, attraverso l’acqua, siano transitate culture, conoscenze, tradizioni, arte etc. Purtroppo con l’avvento di una società improntata sul materialismo, sulla superficialità, sui confort, anche i beni essenziali vengono sottovalutati e si tende a consumarli, abusandone. Basta aprire il rubinetto della cucina per far scorrere acqua in quantità, o recarsi al supermercato per far scorte di casse d’acqua.

Ma facciamo davvero la cosa giusta? La frenesia della quotidianità, barcamenandosi tra mille impegni, ci fa perdere di vista, ad esempio, le etichette dei prodotti che mettiamo nel carrello della spesa, compresa l’acqua. Per via dei tantissimi impegni quotidiani, non diamo attenzione a ciò che è riportato sulle etichette dei prodotti che mettiamo nel carrello della spesa, comprese le famose bottigliette d’acqua. 

Esiste l’acqua naturale e quella minerale, anche se no tutti ne conoscono le principali componenti. Le acque minerali provengono dalle falde sotterranee e sorgenti naturali e devono essere imbottigliate così come sgorgano dalla sorgente, senza nessuna alterazione chimica in modo da poter garantire la purezza, la qualità e la composizione; ossia gli obiettivi che il Ministero della Sanità si prefigge per tutelare il consumatore, facendogli godere appieno dei benefici di un’acqua, per l’appunto, incontaminata.

Esistono le acque minimamente mineralizzate (leggere e con basso contenuto di sali minerali e povera di sodio), quelle oligominerali (con poco sodio e indicate in caso di pressione alta), le mediamente minerali (percentuale di sali considerevole, consigliate per chi fa attività fisica con buona capacità di reintegrare liquidi) e quelle fortemente minerali (ricche di sali, da bere a scopo terapeutico). Sull’etichetta c’è scritto questo dato come residuo fisso, ovvero la quantità di minerali che sono depositati in un litro di acqua fatto evaporare a 180 gradi.

Quando ci si trova presso lo scaffale di un supermercato la scelta del tipo di acqua va fatta sulla base delle proprie esigenze, dato che non ce n’è una da preferire ad un’altra. In base alle proprietà dei sali minerali abbiamo l’acqua calcica (ricca di calcio e utile per stimolare le funzionalità del fegato e dei reni), l’acqua sodica (basso contenuto di sodio adatta per favorire la diuresi) e l’acqua solfata (adatta per disturbi gastrointestinali e stitichezza) Se vogliamo sapere il luogo dove si eseguono le analisi e i risultati, dobbiamo consultare la voce: “Analisi chimica e chimico fisica”. Basta leggere le etichette più attentamente per scoprire qual è l’acqua più adatta alle nostre esigenze… mi raccomando, senza sprechi!