Achille Lauro, la madre scuote Sanremo: "Chi ha portato in casa" (2 / 2)

Achille Lauro, durante la seconda serata del Festival di Sanremo 2025, ha portato sul palco dell’Ariston non solo una canzone, ma una storia profondamente personale. Dopo l’interpretazione del brano “Incoscienti Giovani”, l’artista ha condiviso con il pubblico una lettera scritta da sua madre, svelando le radici e il significato della canzone.

Cari giornalisti, le canzoni a volte non sono solo semplici canzoni. Sono la nostra storia. Questa è ‘Incoscienti Giovani’ raccontata da chi l’ha vissuta, stasera da mia Madre”, ha scritto Lauro, introducendo un racconto intimo e toccante. Nella lettera, la madre di Lauro ripercorre gli anni della sua infanzia, ricordando come già a 11 anni il figlio mostrasse una forte passione per la scrittura.

Lauro ha sempre avuto una fissazione per la scrittura. La mattina, quando mi svegliavo, entravo in camera sua e lo trovavo ancora sveglio a scrivere. Lo sgridavo perché non dormiva mai”, racconta. Scrivere era per lui un modo per superare momenti difficili, anche se all’epoca non parlava ancora di voler fare il cantante.

La madre descrive un ambiente familiare caratterizzato dall’accoglienza e dalla solidarietà: Lauro è cresciuto circondato da ragazzi provenienti da contesti complicati, spesso accolti in casa dalla sua famiglia. “È cresciuto insieme alle ragazze di strada, ricordo quando andavo di notte sui marciapiedi con Don Giovanni a convincerle a scappare da quella vita e a trovare un posto sicuro, e molte volte restavano a casa nostra”, scrive. Giovani “incoscienti”, ma con un grande cuore, che hanno segnato profondamente la sua formazione.

Oggi, Achille Lauro cerca di restituire quanto ricevuto, impegnandosi in progetti di sostegno per chi ha bisogno, dagli ospedali alle comunità. “Oggi Lauro è adulto e insieme cerchiamo di sostenere tutti quei posti dove ci sono ragazzi che hanno bisogno”, conclude la madre, sottolineando come l’amore e l’accoglienza siano stati il faro che ha guidato il figlio. Una lettera che non solo svela le origini di “Incoscienti Giovani”, ma racconta anche una vita fatta di difficoltà, solidarietà e la convinzione che l’amore sia l’unica cosa che conta davvero.