L’ autopsia, eseguita ieri sul corpicino della piccola Giulia, aiuterà a chiarire dubbi e a ricostruire la dinamica della tremenda fine della bimba, sbranata dal pitbull paterno. L’anatomo-patologo avrebbe riscontrato ferite lacero-contuse alla testa e contusioni al collo, ragion per cui l’esame autoptico è davvero prezioso .
Il corpo di Giulia, di sicuro, avrà da dirci qualcosa in più. Nel frattempo, sono stati analizzati i campioni delle feci dei due cani che erano in casa, per verificare la presenza di tracce organiche della piccola, come riferito dall’Asl Napoli 2.
All’interno della stessa, viene mantenuto il riserbo rispetto all’indiscrezione che non sarebbero state trovate tracce organiche sull’esterno del pitbull che avrebbe colpito la bimba, in particolare sulle mascelle.
La Procura di Nola ha aperto un fascicolo in seguito al decesso di Giulia e va precisato che suo padre è attualmente indagato per delitto colposo. Quella maledetta notte, mentre la moglie era a lavoro, aveva la custodia della figlioletta che, purtroppo, è spirata ancora prima di giungere in ospedale a causa di ciò che ha subito.
Nel frattempo, l’esame autoptico sul corpo della stessa, eseguito solo poche ore fa, sarà determinante per capire se, per davvero, il morso del cane abbia provocato il decesso della bambina di nove mesi. Capiamo bene quanto l’attesa sui suoi risultati sia elevata, in quanto la salma potrebbe rivelare dettagli inquietanti, ricostruendo analiticamente tutto ciò che la bimba ha potuto subire. Cosa è accaduto per davvero tra le mura domestiche, mentre la mamma era a lavoro? Questo e molto altro dovrà essere fugato dagli inquirenti che indagano a 360 gradi su tutta la straziante vicenda.