Come riportato da Il Matttino, gli investigatori hanno portato via indumenti e suppellettili dall’alloggio del quartiere popolare di Acerra in cui la piccola Giulia è stata sbranata mentre il padre Vincenzo, a suo dire, dormiva.
E’ certo che la bambina sia stata fatta fuori dal cane di proprietà di suo padre, un grosso pitbull di oltre venticinque chili dal nome emblematico, “Tyson”, sebbene gli inquirenti non siano riusciti a chiarire tutte le responsabilità del giovane genitore.
Vincenzo Loffredo è indagato con l’accusa di delitto colposo ma il pm della procura di Nola, Martina Salvati, e gli agenti della Polstato non sono ancora riusciti a stabilire cosa stesse facendo nei secondi in cui l’animale ha colpito Giulia, mordendola tra le sue fauci.
Gli elementi prelevati nel corso del sopralluogo, davvero molto lungo, faranno dunque luce, si spera, su cosa Vincenzo stesse facendo, sebbene si indaghi anche su un altro fronte, dal momento che viene messa in dubbio anche la sua effettiva presenza nell’appartamento.
Loffredo era per davvero in casa, a dormire, senza che si sia accorto di nulla come dice o, al contrario, ha lasciato Giulia da sola in preda al suo destino? Se così fosse si parlerebbe anche di abbandono di minore.
Ricordiamo che a lui era stata affidata la piccola, mentre la mamma della bambina, nonché compagna di Vincenzo, era fuori casa. Stava lavorando in una pizzeria della zona. Capiamo bene quanto la situazione sia delicata e complessa, molto più del previsto. Si opera a 360 gradi.