Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto 7 anni di reclusione per il factotum della Lollobrigida, Andrea Piazzolla. Sembra quindi arrivare ad un punto cruciale l’inchiesta aperta su questa delicata questione.
Ricordiamo appunto che lo stesso Milko, figlio dell’attrice, si era scagliato in prima persona proprio sul fatto che la Lollobrigida, a sua insaputa e quindi contro il suo volere, abbia intestato il 50% dei beni proprio a Piazzolla, che non rientrava appunto nel nucleo famigliare di Gina.
La Procura di Roma ipotizza i seguenti reati nei confronti di Piazzolla, ovvero circonvenzione di incapace. Nel corso della requisitoria il pm ha messo in luce lo “stato di fragilità” in cui si trovava Lollobrigida e ha citato il lavoro svolto da periti e consulenti che hanno concordato “sull’indebolimento della capacità di intendere e autodeterminarsi e di decidere autonomamente con una parziale deficienza psichica”.
Secondo l’accusa l’attrice, ormai anziana, era tenuta in uno stato di isolamento proprio da Piazzolla. Accuse gravissime dalle quali adesso sicuramente si difenderà. Piazzolla secondo gli inquirenti avrebbe infatti convinto la Lollobrigida a vendere una Jaguar da 130mila euro facendo accreditare la somma su un conto nel Principato di Monaco che sarebbe stato gestito da lui stesso.
Dopo il decesso dell’attrice l’unico erede rimane proprio il figlio Milko, il quale è difeso dagli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni. Come spiega la testata giornalistica Il Messaggero, il patrimonio della Lollobrigida ammonterebbe a circa 9 milioni di euro. Molti dei soldi e dei beni pare però siano spariti nel nulla, e sulla carta ci sarebbero solo 500mila euro. Che fine hanno fatto tutti questi soldi è ancora oggetto di indagine.