Una donna di 47 anni, parlando con la stampa locale, ha rilasciato un’intervista davvero raggelante, descrivendo la brutta esperienza da lei vissuta alcuni anni addietro ma dalla quale non riesce ancora a riprendersi, e ha tutte le ragioni, alla luce di ciò che ha vissuto sulla sua pelle.
Dopo aver perso il marito cinquantacinquenne a causa di un infarto, che lo ha colpito mentre si trovava sul posto di lavoro, la vedova si è sempre recata al cimitero per porgere un fiore, fare una preghiera o sentirsi semplicemente più vicina al suo compagno defunto.
Un giorno, però, recatasi al cimitero, ha trovato la lapide spostata e la bara aperta, senza la salma del marito al suo interno, rimanendo pietrificata.
I carabinieri, allertati e tempestivamente sopraggiunti, dopo aver vagliato le telecamere di videosorveglianza presenti in zona, hanno denunciato tre uomini, immortalati mentre stavano riesumando il cadavere del 55enne,o senza alcuna autorizzazione e durante l’orario di chiusura al pubblico. I tre, risultati percettori del reddito di cittadinanza, arrotondavano commettendo questo reato.
Le forze dell’ordine continuano a indagare ma si pensa che i tre siano in un giro che, dietro compenso, riesuma salme per sistemarne un’altra. Questa è l’ipotesi maggiormente accreditata dagli investigatori che stanno indagando. Gli inquirenti, ovviamente, non escludono anche altri moventi ma, al momento, sembra essere questo quello dominante. I carabinieri stanno cercando di fare piena luce sulla vicenda, anche ascoltando presunti testimoni. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.