Il 17enne sequestrato adesso sta bene. Pare che nessuno abbia infierito su di lui. Di sua spontanea volontà appunto si è presentato in commissariato dove ha raccontato quello che gli è successo.
Il giovane ha confermato di essere stato prelevato e di essere stato portato in un casolare in campagna. Su questo particolare visto che il ragazzo era incappucciato non ha visto precisamente dove si trovava questo casolare. “Mi hanno portato in un casolare in campagna, ma non dove” ha detto il giovane agli inquirenti.
Che vogliono capire bene come mai il ragazzo sia stato preso di mira. Oltre alla richiesta di un riscatto l’ipotesi che si fa strada è che il 17enne possa essere stato sequestrato per il saldo di un debito. Derivante da cosa? Al momento non è dato sapere ma come fanno sapre i media locai vicino al luogo del sequestro c’è una piazza di spaccio molto attiva.
Che siano il commercio illegale di stupefacenti il motivo del sequestro del giovane? Saranno sicuramente gli inquirenti a stabilirlo anche perchè il sequestro in questione anche per le modalità in cui è avvenuto appare “anomalo”.
“Da troppo tempo questo territorio vive una situazione di insicurezza” è la denuncia del sindaco Francesco Aiello. Le attività in questione sarebbero gestite da cittadini albanesi collusi con la criminalità organizzata locale.
Tra l’ipotesi al vaglio degli inquirenti vi è il coinvolgimento nel caso di Gianfranco Stracquadaini, detto “faccia d’angelo”.Da oltre un anno, il boss di Cosa Nostra, da tempo latitante, sarebbe tornato a Ragusa. Gli amici del ragazzo hanno riferito che ad agire sarebbero stati in quattro giunti a bordo di due Fiat Panda.