La data di domani è stata denominata anche tax day. Come il nome stesso suggerisce, sono davvero tante le scadenze previste in questa giornata. Mi riferisco alle scadenze fiscali, dato che, il 16 novembre, dovranno essere effettuati almeno 111 versamenti, con un calendario fitto di appuntamenti… con il fisco.
Novembre non soltanto il mese che ci introduce all’autunno inoltrato che fa da preludio a clima natalizio, ma è uno de mesi più proficui dell’anno per quanto riguarda ciò che lo Stato incasserà con le tasse pagate dai suoi cittadini. Per chi ancora non ne fosse al corrente, secondo i primi dati disponibili, con le scadenze da dover ottemperare nell’arco temporale compreso tra il 16 e il 30 novembre, il Fisco otterrà un’entrata di circa 69 miliardi di euro.
Questi sono i calcoli effettuati da Cgia di Mestre che, per venire incontro ai contribuenti che non avessero buona memoria, ha provveduto a stilare un elenco di tutti i pagamenti che le imprese dovranno effettuare, non nascondendo le preoccupazioni su tutto il denaro da dover consegnare nelle casse dello Stato in modo così ravvicinato, tenendo in considerazione la situazione economica degli italiani. Complice la crisi economica, l’inflazione, il caro vita, siamo tutti in condizioni pietose e in questo quadro di per sè allarmante, si aggiungono scadenze da dover rispettare. Domani, 16 novembre, è la data di scadenza per il versamento dell’Iva, sia per i contribuenti che la liquidano mensilmente sia per quelli che lo fanno ogni tre mesi. Per quanto riguarda i cosiddetti trimestrali, si paga l’Iva dovuta in riferimento al terzo trimestre dell’anno, quindi luglio, agosto e settembre.
Il pagamento viene effettuato online, tramite il modello F24, sia personalmente che con l’aiuto di un intermediario. Devono effettuare il pagamento, entro domani, tutti coloro che hanno scelto di pagare a rate e che hanno già versato l’acconto entro il 30 giugno scorso. Chi, invece, adempie mensilmente, il 16 novembre dovrà pagare l’Iva di ottobre.
Per quanto concerne le società, i soggetti Ires devono versare le imposte che derivano dalla loro dichiarazione dei redditi. Il periodo di riferimento è quello che coincide con l’anno solare. Il primo versamento, proprio come per l’Iva, deve essere stato effettuato entro il 30 giugno 2022. I datori di lavoro, entro il 16 novembre, dovranno pagare le ritenute alla fonte sui redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti a ottobre.
Ma non è tutto. Entro domani,16 novembre, devono essere versati i contributi alla Gestione Separata. A versarli sono i committenti che nel corso del mese di ottobre hanno corrisposto compensi per collaboratori occasionali con redditi superiori a 5mila euro annui, venditori porta a porta, rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, dottorandi di ricerca. Come se tutto questo non fosse abbastanza, entro domani devono essere versati i contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni che sono maturate nel corso del mese di ottobre. Per chi non lo sapesse o se ne fosse dimenticato, vanno pagate anche la Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, e le addizionali regionali e comunali Irpef.