IIl tribunale del Riesame di Bologna non si è ancora espresso sulla richiestadi scarcerazione ma Louis Dassilva ha deciso di appellarsi alla comunità cittadina, chiedendo e ottenendo l’autorizzazione a lanciare unacampagna di crowdfunding per coprire le sue spese legali, provvedere almantenimento dei suoi figli in Senegal e per le consulenze tecniche volte a dimostrare che è innocente.
La raccolta fondi è stata lanciata cocon l’aiuto del commercialistaEmanuele Zangoli, dopo l’ok del gip del tribunale riminese. Lo scopo è uno: non lasciare solo Dassilva nella sua lotta volta a riacquistare la libertà, ristabilendo la verità che lo vede accusato, ingiustamente, di un delitto da lui non commesso.
Nella nota si legge: “Ogni contributo, grande o piccolo, rappresenta un passo verso il riconoscimento della sua innocenza e la sua dignità di persona e padre”. Si punta a raggiungere i 150 mila euro ma, con sei donazioni, in poche ore, sono già stati versati 150 mila euro.
Dassilva, lo ricordiamo, è al momento l’unico indiziato per il delitto di Pierina Paganelli, che venne raggiunta da 29 fendenti alle 22.12 del 3 ottobre del 2023. E’ certo che Dassilva era connesso alla piattaforma di Netflix fino a pochi minuti prima del delitto mentre il suo telefono risultava messo in pausa dalle21.55 fino alle 22.38.
Gli inquirenti ritengono che la prova maestra, siano dei fotogrammi, catturati da una telecamera di videosorveglianza, che ritrarrebbero il 34enne vdirigersi verso il portone di accesso del condominio in cui Pierina viveva. Questo, però, è stato smentito da un condomino Emanuele Neri, che ha dichiarato di essere li la persona nel video. Il giallo continua, dunque, ad essere fitto e intricato ma vi è questa importante novità sulla raccolta fondi. E voi, cosa ne pensate?