Chi non ha la fortuna di nascere ricco o comunque, di poter essere aiutato, fa enormi sacrifici per poter acquistare un’auto e sono più di quanto si pensi coloro che, subito dopo aver comprato una vettura, si ritrovano alle prese con dei difetti del veicolo. A quel punto viene da chiedersi: chi deve pagare le riparazioni? Dato che i soldi non si trovano per terra è una domanda più che comprensibile, trattandosi di un investimento non di poco conto.
A volte i proprietari delle auto si trovano a dover effettuare costosi interventi di riparazione, pur essendo la loro vettura in garanzia. Ancora di più, viene da chiedersi: chi deve pagare queste riparazioni? Il consumatore o il produttore di un veicolo difettoso? A far chiarezza ci ha pensato Altroconsumo che è scesa in campo a tutela dei consumatori e che, a seguito di una lunga battaglia legale, è riuscita a spuntarla.
L’associazione aveva avanzato una class action mirata proprio ai difetti delle auto in garanzia e, dopo essersi messa in gioco, proprio per assicurare la tutela dei diritti di chi acquista un veicolo difettoso, ha portato avanti la sua personalissima impresa, che si è conclusa positivamente, per cui oggi siamo in grado di darvi questa bella notizia. Si parla di 1200 euro che arriveranno presto direttamente sul conto bancario, come risarcimento per gli inconvenienti subiti.
Ma chi sono i beneficiari? Gli automobilisti italiani che possiedono o hanno posseduto un’auto diesel Citroen o Peugeot, immatricolata dal 2015 in avanti. Essi possono partecipare alla class action promossa da Altroconsumo. L’azione legale è stata avviata in seguito a numerose segnalazioni all’Antitrust e ad una diffida inviata a livello europeo riguardante i difetti delle auto diesel prodotte da queste due case automobilistiche. A questa iniziativa possono unirsi anche coloro che non hanno ancora riscontrato problemi con il serbatoio Adblue, dal momento che alcuni modelli presentano malfunzionamenti al sistema antinquinamento AdBlue, che causano un’anomalia nell’emissione dei gas nocivi.
Dalle segnalazioni ricevute risulta che il problema riguarda modelli di auto Citroen e Peugeot. Per Citroen i modelli Citroen C4 Cactus, Citroen C4 Aircross, C4 Picasso, Citroen C3 HDI, Citroen C3 Gol, Citroen C3 Aircross. Per Peugeot i modelli Peugeot 208, Peugeot 308, Peugeot 508 Peugeot 2008, Peugeot 3008, Peugeot 5008. Si tratta di elenchi indicativi ma non esaustivi; in quanto ci potrebbero essere altri modelli coinvolti con lo stesso problema. Tali modelli presentano, più nello specifico, un’anomalia nel sistema di catalizzazione (SCR) che fa uso dell’additivo liquido AdBlue. In molti casi, si verifica l’accensione delle spie AdBlue/Urea/Service e Autodiagnosi motore e compare ripetutamente un messaggio di errore sul computer di bordo che indica l’autonomia residua di km ancora percorribili prima dell’attivazione del dispositivo di antiavviamento del motore. Il malfunzionamento, infatti, riguardando il monitoraggio dei livelli di emissioni nocive, se non viene risolto, implica il blocco del motore e l’immobilizzo del veicolo. Per evitare che questo avvenga, Altroconsumo suggerisce ai consumatori di iscriversi alla class action per chiedere fino a 1.200 euro di risarcimento.