Un caso, questo di cui vi parleremo, che sta facendo tuonare l’opinione pubblica e difatti, dopo la sua comparsa sul Corriere del Veneto, è stato ripreso da parecchi siti d’informazione che si stanno occupando di esso. Inevitabili i commenti degli utenti che hanno voluto esprimere il loro punto di vista e come si sarebbero comportati al posto dei poveri malcapitati.
I fatti risalgono ad un po’ di mesi fa quando 4 turisti giapponesi si sono recati all’Osteria da Luca, a Venezia, un locale il cui proprietario è cinese ma il gestore egiziano. Dopo aver consumato una frittura, 4 fiorentine e due calici di vino, si sono trovati a pagare 1143 euro.
Un conto salatissimo, aggravato dal fatto che non è stato emesso scontrino ma la prova del pagamento risiede nella strisciata della carta di redito. Proprio per questo, i 4 turisti, indignati e sconvolti, hanno presentato la questione alla guardia di finanza che sta facendo luce sull’accaduto.
Il locale, in questi casi, può essere soggetto a chiusura temporanea, in attesa dei dovuti accertamenti e, in presenza di irregolarità fiscali ulteriori, le sanzioni possono aumentare in misura esponenziale.
Non è la prima volta che turisti, ignari dei prezzi di un locale, si imbattono in simili cifre da capogiro ma stavolta la cosa ha fatto ancora più rumore perché oltre al costo da capogiro, non è stata rilasciata fattura. Attualmente sono gli uomini delle fiamme gialle ad occuparsi di questo caso che ha scosso gli utenti.