L’invenzione dell’artista, per quanto controversa, si è meritata un posto al Museo di Arti Moderne di New York. Molte donne si sono dette, con un po’ di sadismo, soddisfatte che da qualche anno esista un modo per far capire agli uomini quanto possa essere doloroso affrontare quei giorni nefasti durante i quali le ovaie le ricordano che esistono e che hanno i loro lati negativi.
Il dispositivo ha riscosso un grande successo: molti uomini hanno voluto provarlo, per dimostrare empatia nei confronti delle proprie partner o delle proprie amiche. I risultati sono stati quelli che ci si potrebbe aspettare: la maggior parte delle cavie ha capito che convivere con le mestruazioni per qualche giorno al mese è un’esperienza tutt’altro che positiva e forse ha capito perché le donne, in certi momenti, possano risultare particolarmente irritabili.
Qualcuno ha voluto andare oltre, inventando una macchina che simula dei disagi esclusivamente femminili ma ancora più forti: quelli del parto! Esiste infatti un dispositivo che fa capire ad un uomo (a quanto pare in versione ridotta) il dolore al quale una donna è sottoposta durante i 10 minuti (circa) del parto naturale. Cari uomini, con tutti i difetti che possono avere, senza donne non c’è vita. Dobbiamo ricordarcelo sempre.