Stare a tavola con tutta la famiglia rende i bambini meno aggressivi e più sani (2 / 2)

“È assai probabile che la presenza dei genitori ai pasti fornisca ai piccoli un’interazione sociale di prima mano in un ambiente familiare ed emotivamente sicuro e la sperimentazione di forme di comunicazione positive potrebbe aiutare i bambini ad impegnarsi poi per migliorare le loro capacità comunicative con le persone al di fuori dell’ambito domestico” sottolinea la professoressa Pagani sul Journal of Developmental & Behavioral Pediatrics.

Dal compimento del sesto anno di età dei bambini, i genitori hanno comunicato periodicamente se i pasti venivano consumati regolarmente all’interno del nucleo familiare e tutti nel medesimo momento oppure no.

All’età di 10 anni gli stessi bambini col supporto di alcuni insegnanti degli stessi genitori hanno iniziato a fornire delle informazioni circa le loro abitudini e sul loro benessere psicosociale.

Grazie ai dati raccolti, le due ricercatrici hanno potuto evidenziare come la qualità ottimale dell’ambiente familiare in occasione dei pasti permettesse una crescita migliore dei bambini ed una riduzione dell’aggressività notevole.

La professoressa Pagani, dunque, ci tiene a sottolineare come questi risultati suggeriscano la regolare condivisione dei pasti con l’intero nucleo familiare per ottenere un’influenza ad benefica a lungo termine sulla sfera biopsicosociale dei propri bambini.

Questo aspetto è ancora più importante nella società attuale nella quale poter consumare un pasto tutti insieme sembra essere davvero impossibile ed anche quando questo accade ci si distrae facilmente e ci si isola per navigare sui social network e guardare lo schermo del proprio smartphone anziché conversare con i propri genitori o con i propri figli.

È dunque necessario sensibilizzare le famiglie attraverso delle campagne mirate di informazione che facciano comprendere l’importanza della condivisione dei pasti non solo per lo sviluppo del bambino ma anche come momento di condivisione d’affetto.