Senti uno strano “fischio” alle orecchie? Ecco cos’è e perché “stanca” il cervello (2 / 3)

Il cervello è responsabile

Acufeni, fischi, “rumori nella testa“, ronzio, sono alcuni dei nomi che vengono dati alla percezione dei suoni che si sentono per 24 ore nella nostra testa, in assenza di sorgenti sonore fisiche interne o esterne al corpo.

L’acufene non è una malattia in sé. È considerato un disturbo che indica che qualcosa non funziona nel sistema uditivo. Bene, la ricerca nelle neuroscienze ha iniziato a rivelare che l’acufene è generato dal cervello stesso. Quindi, nonostante si sentano questi rumori nell’orecchio, il problema risiede proprio nelle reti delle cellule cerebrali o nei circuiti neurali. In breve, nel cervello.

La comparsa di acufeni è attribuita, fondamentalmente, a perdita dell’udito e stress (emotivo e psicosociale), oltre a varie malattie infettive (parotite, meningite, tra gli altri) o anche l’assunzione di alcuni farmaci, tra gli altri.

Questi disturbi possono apparire anche nelle persone totalmente sorde. Qualcosa di paradossale. Se non senti i suoni provenienti dall’esterno, come senti questi rumori interni? E per di più, le persone che soffrono di sordità congenita non soffrono di acufeni e, tuttavia, la percezione del suono è la stessa. Quindi quale spiegazione ha questo evento? Perché alcuni lo soffrono e altri no?

 

 

Il motivo

Eggermont e Kral, gli autori di questa ricerca, sono giunti a determinare che l’esistenza della memoria uditiva (memoria somatica) è ciò che causa la formazione di acufene. I ricordi che costituiscono la memoria si formano sulla base di proiezioni cerebrali iniziali di certi suoni e del loro mantenimento attivo durante lo sviluppo. In questa memoria vengono raccolte diverse frequenze di suoni che percepiamo dall’esterno, formando la cosiddetta mappa tonotopica.

Pertanto, le persone che hanno perso l’udito a un certo punto della vita, sono state in grado di sviluppare tali mappe fino al momento della perdita. Di fronte a questa nuova condizione di privazione dell’udito in una o entrambe le orecchie, il cervello cerca di adattarsi alla nuova situazione.