Questa modella lo ribadisce una volta di più: “Magre non significa belle”. Infatti guardate lei… (1 / 2)

Questa modella lo ribadisce una volta di più: “Magre non significa belle”. Infatti guardate lei…

Essere una modella significa molto dal punto di vista dell’immagine, essendo quest’ultima sostanzialmente tutto per il mestiere in questione. Ciò implica necessariamente che una modella, come suggerisce l’etimologia stessa del termine, debba giocoforza adattarsi a quelle che sono le esigenze societarie per quel che concerne l’archietipo estetico da diffondere e proporre alla popolazione. E di questi tempi nei Paesi occidentali, l’industria della moda è tristemente conosciuta per avere promosso l’immagine della donna quanto più magra possibile, al punto che i casi di anoressia conclamata fra le modelle sono praticamente sconfinati.

Per questa ragione sono stati in molti tra associazioni, privati cittadini, personaggi dello spettacolo e persino istituzioni politiche a protestare contro le richieste eccessive di manager e stilisti in relazione ad uno stile di vita altamente distruttivo per le professioniste del settore, capace di generare gravi danni nel tessuto sociale vista l’ambizione di molte giovani ragazze di diventare anch’esse delle icone di bellezza. Ma la scossa maggiore è stata data probabilmente proprio dalle stesse modelle, coloro che lavorano all’interno di quell’ambiente e più di chiunque altro sanno cosa significhino certi sacrifici.

Proprio in risposta ai canoni estetici che volevano la modella pelle ed ossa è emerso il fenomeno delle modelle cosiddette “curvy“, donne particolarmente prosperose – talvolta anche in sovrappeso – che rappresentano di fatto l’altro lato della medaglia; una sorta di rappresaglia armata in alcuni casi altrettanto fondamentalista. Ed in questo pandemonio di strumentalizzazioni ideologiche, in molti hanno dimenticato il significato della normalità. A ricordarlo c’è però Iskra Lawrence, una modella inglese diventata un vero e proprio sex symbol per via della sua bellezza naturale.