Quello con cui si litiga più spesso è il figlio che ci somiglia di più: la spiegazione di una psicologa (1 / 2)

Quello con cui si litiga più spesso è il figlio che ci somiglia di più: la spiegazione di una psicologa

In ogni famiglia “sana” capita di litigare. Spesso si tratti di litigi per piccole incomprensioni, per questioni sentimentali, per gelosia, per mancate attenzioni o per i capricci dei propri figli.

 

E sono soprattutto i litigi con i propri figli i più difficili da gestire per un genitore, che dovrebbe infatti comportarsi allo stesso modo con ciascuno di loro e far rispettare le regole allo stesso modo.

Il ruolo di un genitore, infatti, è quello di favorire l’unicità di ogni figlio pur mantenendo una certa imparzialità quando si tratta di stare da una parte o dall’altra o nel rispetto delle regole domestiche.

 

Eppure capita, anche più spesso di quanto pensiamo, che i genitori commettano degli errori di valutazione a causa dei cosiddetti meccanismi di proiezione.

Secondo la dottoressa Marta Segrelles del Collegio ufficiale degli psicologi in Catalogna, Spagna, ci si arrabbia più spesso e più facilmente con il figlio che ha atteggiamenti e aspetti del carattere più simile al nostro. 

 

Si tende quindi ad arrabbiarsi di più con il figlio in cui si riconosce quell’aspetto che già odiamo in noi stessi. Ed il motivo è abbastanza ovvio.