Il docente di Psicologia Clinica all’Università di Bologna, Roberto Pani, ha spiegato che “le emozioni che oscillano tra aspetti depressivi e aspetti euforici corrispondono spesso a modificazioni del taglio, del colore e dell’acconciatura femminile, come se l’immagine della propria capigliatura fosse un teatro o meglio un contenitore delle emozioni delle donne”. Secondo la psicologa, Rémi Portrait, tagliare i capelli fa parte di un processo di “liberazione di un pezzo di vita”.
Quando una donna desidera cambiare qualcosa, bisogna che lo faccia. Solitamente non ci sono rimpianti, perché quel taglio rappresenta una nuova vita, una nuova energia. Rinnovare la propria immagine, d’altronde non crea così tanti problemi. Ci si deve preoccupare, invece, “un cambiamento di look radicale in caso di episodi depressivi“, allerta la psicologa. Insomma, i capelli possono essere paragonati alle piante perché seguono un ciclo di nascita – vita – morte.
Sono legati al concetto di cambiamento e trasformazione. Tagliare i capelli, ci permette di dare un taglio netto (simbolicamente) con il passato e quindi rinascere, può essere anche un nuovo colore o un taglio diverso del solito. I cambiamenti nella vita, spesso sono accompagnati da un mutamento di look e da un nuovo hair style, è un modo per comunicare agli altri e a noi stesse, in primis, che stiamo cambiando e che siamo diverse. Ci sono donne mature che, per sentirsi giovani, fanno tagli più grintosi e determinati, un modo per fermare il tempo per un po’.