Quali faccende domestiche dovrebbero svolgere un bambino a seconda della sua età (3 / 3)

Sembra quasi superfluo specificare che i bambini sono ‘inesperti’ da moltissimi punti di vista. Quindi prima di farli partecipare alle faccende domestiche, è importante mostrargli come si fanno. In questo modo apprenderà qualcosa di nuovo e non si sentirà frustato nel caso in cui non riuscisse a farlo. Perciò ci vuole anche tanta pazienza: specialmente all’inizio i risultati saranno ‘scarsi’: magari non rifarà il letto nella maniera in cui andrebbe rifatto, ma è normale.

L’importante è non sgridarlo, per evitare di creare dispiaceri in lui. Bisogna comunque fargli i complimenti per averci ‘provato’ e poi con estrema calma spiegargli come fare per migliorare. Infine è importante ‘assegnargli’ un compito ‘adatto’ a quella che è la sua età: a 6 anni non dovrebbe andare a gettare la spazzatura, né portare a spasso il cane, specie se quest’ultimo è di grossa taglia. Bisogna iniziare a piccoli passi e ora vi spieghiamo per bene i compiti adatti a ogni fase della sua fanciullezza.

A 2-3 anni può iniziare a gettare nel secchio la spazzatura che ‘crea’, così come può iniziare a mettere a posto autonomamente i suoi giocattoli; a 4-5 anni può iniziare a vestirsi da solo, andare in bagno da solo, dar da mangiare al cane; a 6-7 anni è l’età giusta per rifare il letto, organizzare la sua scrivania e pulire la sua stanza; a 8-9 anni è il momento che (tra le altre cose) tuo figlio/a inizi a lavarsi da solo/a e si prepari la colazione; a 12 anni può portare fuori la spazzatura al posto tuo e andare a fare la spesa.