“Posso parlare a nome di tutti i bambini considerati ‘stupidi’?” (1 / 2)

“Posso parlare a nome di tutti i bambini considerati ‘stupidi’?”

Ognuno è fatto a modo suo. Ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti. Ognuno impara con tempistiche diverse rispetto agli altri. Quest’ultima frase dovrebbe essere scolpita nelle menti degli insegnanti di tutto il Mondo. Una storia di una ragazza americana ha confermato che gli alunni che hanno difficoltà nei primi anni di scuola possono tranquillamente diventare studenti modello qualche anno più tardi.

“Mia figlia ha 5 anni. Abbiamo praticato la lettera B per due ore. Dopodiché siamo passati avanti, alla lettera C. Mentre la studiavamo, la bambina aveva già dimenticato quanto appreso sulla B. Secondo lei cos’è questa? Stupidità? Dovremmo portarlo da un dottore?”. Questo è un post che Asya, una lettrice di Bright Side ha letto su un gruppo Facebook e ha voluto portare all’attenzione del Mondo. Perché anche lei, da piccola, aveva problemi simili. Da grande, poi, è diventata una persona di successo.

“Quando avevo 7 anni, leggevo 32 parole al minuto, a sillabe. Alla fine della prima elementare, gli insegnanti chiamarono mia madre per discutere di ‘una questione importante’. Questo perché il giorno prima, al ‘Readers Club’ ogni bambino doveva portare il suo libro preferito. C’è chi portò ‘Il Piccolo Principe’, chi dei libri di Jules Verne. Io avevo portato un libro con disegni colorabili insieme a delle fiabe. C’erano anche dei testi, brevi. In ogni caso, la maestra non apprezzò affatto la mia scelta”.