Perché viaggiare nel giorno del tuo compleanno ti renderà una persona più felice (2 / 2)

Quando si viaggia si “ricaricano le pile”, per usare una metafora. Trascorrere giorni sostanzialmente senza regole, fare tardi la sera, mangiare fuori casa, provare gusti sconosciuti, è tutto un insieme di sensazioni positive di cui abbiamo realmente bisogno per poi riprendere con serenità la routine. Non bisogna limitarsi al weekend per festeggiare: quando si è in viaggio, ogni giorno è uguale all’altro, nell’accezione positiva del termine.

In viaggio esistono meno regole. Per cui se una cosa qualsiasi ci passa per la testa, farla è più facile piuttosto che nella vita di tutti i giorni. Nulla può fermarci. O quasi. Inoltre quando si festeggia il compleanno, essenzialmente, si festeggia se stessi, perciò si ha il diritto di viziarsi. Di concedersi un peccato. Tanto poi passeranno altri 365 giorni affinché il giorno speciale ritorni.

Per i pessimisti, infine, il compleanno vuol dire invecchiare, vuol dire “un anno in più”. Oggettivamente è così, soprattutto quando non si è più giovanissimi il retrogusto è leggermente amaro. Ma proprio perché un pensiero negativo non ce lo facciamo mancare nemmeno il giorno del compleanno, è cosa buona e giusta trascorrerlo in un posto che non sia il solito, presi da mille altri pensieri, sicuramente positivi. E poi viaggiare ci rende persone più forti, più colte e più interessanti!