Non preoccuparti per me se faccio le cose da sola (1 / 2)

Non preoccuparti per me se faccio le cose da sola

L’altro giorno, una ragazza stava condividendo con alcune persone i suoi progetti di viaggio, quando un’altra donna, dopo aver detto di voler visitare Lione, ha affermato: “Devo trovare qualcuno con cui andarci, non viaggio mica da sola. È qualcosa che mai nessuno vorrebbe fare”.

Quel giorno stesso la prima ragazza è andata a pranzo con una sua amica. Dopo aver visto una conoscente pranzare da sola nel nostro stesso bar, l’amica ha commentato: “Oh, è sola. Forse dovremmo andare a salutarla. Nessuno dovrebbe mangiare da solo. È una cosa tristissima“.

Queste frasi hanno tirato fuori alcuni pensieri sui quali la ragazza si era soffermata molte volte in passato: Perché fare qualcosa per conto proprio si considera ancora socialmente inaccettabile? E perché si presume che le persone non vogliano fare le cose in solitudine?

Ella sa bene da dove provengono queste convinzioni. Noi umani siamo esseri sociali. Siamo intrinsecamente propensi a circondarci di gente e a vivere nella comunità; è naturale voler condividere le nostre esperienze con gli altri. Socializzare e conversare rappresentano il nostro modo di forgiare l’amicizia e di contribuire alla crescita reciproca.

Ad ogni modo, le risulta sconcertante pensare che fare qualcosa da sole sia considerato strano e triste. È evidente che esistono norme sociali per le quali il mangiare fuori o il guardare un film siano attività alle quali si partecipa in compagnia degli altri. (Certo, a volte quando svolge da sola una di queste cose, potrebbe capitarle di sentirsi un po’ sola, forse perché non ha trovato nessuno disponibile o interessata ad accompagnarla ma ciò non significa che ha bisogno o che merita la pietà altrui). La cosa ancora più importante è che noi tutti abbiamo il diritto di non voler rapportarci con gli altri durante una qualsiasi attività.