“A quel punto i toni si sono scaldati parecchio, e non nego di averti detto cose davvero terribili, che oggi non ripeterei e che non pensavo neanche in quel momento. Mi sono accorto di avere fatto un danno irreparabile solo quando ho notato le lacrime nei tuoi occhi, prima che scappassi via uscendo dalla porta senza aggiungere una parola. Sono rimasto lì da solo, ed è stato come svegliarsi per trovarsi catapultato in un incubo. Ma ho capito cosa volevi da me“.
“Durante questi due giorni trascorsi da tua madre mi sono preso cura dei nostri figli, ho detto loro che saresti tornata presto. Mi sono preso il weekend esclusivamente per stare dietro a loro, facendo esperienza di ogni pianto e di ogni richiesta, problemi che di solito eri tu a risolvere. Ho capito che crescere tre figli tutti i giorni è molto diverso dal goderseli quando si torna a casa e non ti vedono da tutta la giornata“.
“Ammetto che non ti avevo mai veramente aiutata a preparare la colazione, il pranzo, la cena neanche nei giorni in cui sono stato a casa dal lavoro, come gli ultimi due. Riuscire a ragionare con loro poi è un’impresa, poiché non posso pretendere che comprendano ciò che capirebbe un adulto. Quindi ti scrivo questa lettera per dirti di tornare presto. Spero che questi due giorni da tua madre ti siano serviti per recuperare le energie, ma i bamini hanno bisogno di te. Io ho bisogno di te. Crescere i nostri bambini è un’esperienza fantastica, ma distruttiva: ti prometto che discussioni come quella di due sere fa non capiteranno più. Ti amo“.
